giovedì 17 ottobre 2013

Nepal IL VIAGGIO

Solo una settimana fa ero alle prese con la valigia e gli ultimi preparativi per la partenza e oggi sono già qui, seduta alla mia scrivania a raccontare di questo splendido viaggio....
Due soli i rimpianti, primo che è stato troppo breve, secondo che causa brutto tempo non siamo riusciti a vedere le montagne più alte del mondo tranne che in un'unica occasione quando prima al tramonto e poi all'alba del giorno dopo siamo rimasti senza parole ammirando la vetta del Machhapuchhere (6997mt)!!!
Ci siamo mossi la mattina dell'11 ottobre da Dubai per arrivare in serata a Kathmandu, dopo esserci sistemati in hotel siamo usciti per cercare un posto dove cenare. La zona di Thamel dove eravamo è la parte più turistica e pittoresca della città, non è stato difficile trovare il locale consigliatoci dalla Lonely Planet dove peraltro abbiamo incontrato tre ragazzi che avevamo visto in aereo e che come noi erano guida muniti! Per il dopo cena abbiamo invece seguito l'istinto e la musica che proveniva dalle numerose terrazze sui tetti dei palazzi e siamo approdati al Woodstock bar, dove abbiamo bevuto un paio di birre, rigorosamente Everest, ascoltando un complesso dal vivo.
Il giorno successivo dopo un breve briefing e non poche peripezie abbiamo raggiunto l'aeroporto dei voli interni ed abbiamo volato con un mini aereo della Yeti Airlines verso la città di Pokhara. La sola esperienza del volo meriterebbe un post a parte... Posti a sedere cinquanta circa, durata 40 minuti in cui non c'è stato proprio il tempo di annoiarsi un po' per il panorama mozzafiato e un po' per via dell'unica hostes presente che dopo averci servito uno snack e una bibita ci ha anche intrattenuto con una lotteria!! Purtroppo però nessuno di noi 8 ha vinto il cestino colmo di dolci in palio :(
All'aeroporto abbiamo incontrato e conosciuto le nostre guide, Ram e Ari, due ragazzi nepalesi che si sono rivelati non solo molto bravi nel loro lavoro ma anche ottime persone sempre molto attente e gentili è stato un vero piacere aver fatto la loro conoscenza...
Il trekking è partito nel tardo pomeriggio e dopo un paio di ore di cammino abbiamo raggiunto il villaggio di Ghandruk dove abbiamo pernottato in un lodge gestito da una famiglia locale. Ottima la cena dove abbiamo finalmente provato i famosi Momo, ravioli al vapore ripieni, fatti a mano e sotto i nostri sguardi ammirati e curiosi.
All'alba siamo stati svegliati dalle preghiere in musica del monastero buddista poco distante e in quest'atmosfera quasi surreale dopo la solita colazione del campione (uova, patate e cipolle) abbiamo ripreso il cammino...
Ci sono volute circa 7 ore per raggiungere Landruk, nonostante le nuvole che non ci hanno permesso di ammirare le incredibili montagne Nepalesi e che hanno portato la pioggia, che ci ha accompagnati per tutta la notte e la giornata successiva, abbiamo comunque potuto vedere dei posti splendidi, terrazzamenti con coltivazioni di riso, cascate e torrenti rigogliosi, zone di foresta e villaggi di montagna abitati da uomini donne e bambini che parevano di un altro mondo anche se poi quelli che venivano da un'altro modo e che erano estranei a quel paradiso eravamo noi...
Ci siamo riempiti gli occhi e i polmoni di tutto questo splendore e siamo arrivati a destinazione stanchi ma felici!
Il giorno dopo siamo ripartiti sotto la pioggia, la discesa verso il pulmino che ci avrebbe riportato a Pokhara è stato reso un po' più difficile per via del tempo, della  stanchezza e del dolore ai polpacci che tutti avevamo, dovuto alle migliaia di gradini fatti nei due giorni precedenti.
Giunti a Pokhara sotto il diluvio abbiamo salutato e ringraziato le guide e senza poter visitare la città ci siamo diretti in aeroporto. Causa visibilità ridotta il nostro volo è stato cancellato e l'unica alternativa per raggiungere Kathmandu è stata quella di affidarci, insieme ad altri tre malcapitati come noi, nella mani di un giovanissimo ragazzo che guidava come un pazzo e che in 6 ore ci ha riportati, grazie a dio, sani e salvi nella capitale.
Fortunatamente la storia del viaggio di ritorno può essere liquidata in poche parole e  sicuramente passata la paura verrà raccontata come un'avventura a lieto fine ma viverla non è stato così piacevole... Nonostante i nostri rimproveri e soprattutto quelli della Rossa (quarantenne nord europea piuttosto determinata e severa che viaggiava con il marito muto al suo fianco) che è arrivata a sequestrargli il cellulare dopo aver visto il terzo incidente lungo la strada, il ragazzo incurante ha continuato a guidare a modo suo costringendoci ad un viaggio da panico!!
L'ultimo giorno a Kathmandu la pioggia ci ha dato tregua e durante la mattina abbiamo avuto modo di visitare la città... È quasi impossibile trovare le parole per descrivere quello che hanno visto i nostri occhi... non ero mai stata in un posto così!!
La serata si è conclusa in aeroporto giocando a Scala 40 in attesa del volo spendendo i nostri ultimi "soldini" locali (rupie nepalesi) in patatine e birre!!
Un grazie va ai compagni di viaggio che hanno reso ancora più speciale questa breve ma splendida vacanza, a Chiara per le chiacchiere lungo il cammino, a Renato e il suo periodo verde, a Bojana sempre in bomba, a Loris e le "amiche di facebook" conosciute anche negli sperduti villaggi nepalesi, a Marija per la sua allegria e a Vlado per l'ironia che non lo ha abbandonato anche lungo le salite più difficili!! E in ultimo un ringraziamento speciale lo devo fare a G, perché con lui ogni esperienza è sempre speciale ma soprattutto per aver scattato queste splendide foto ...Quelle che seguono invece sono le mie!! ;)


































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